Pagina:Raccolta di rime antiche toscane - Volume primo.djvu/50

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Mi par più grazïuso,

     E de la gente in uso.
Cortesìa, e Larghezza,
     Lealtà, e Prodezza.
Di tutte quattro queste
     Il puro sanza veste
Dirò ’n questo libretto,
     De l’altre non prometto
Di dir, nè di rimare;
     Ma chi le vuol trovare,
Cerchi nel gran Tesoro,
     Ch’è fatto per coloro,
Ch’hanno lo cor più alto.
     Là farò grande salto
Per dirle più distese
     Ne la lingua Franzese.
Ond’io ritorno omai
     Per dir, com’i’ trovai
Le altre a gran letizia
     In casa di Giustizia;
Che son sue descendenti,
     E nate di sue genti.
Et io n’andai da canto,
     E dimoravi tanto,
Ched io vidi Larghezza
     Mostrar con gran pianezza
Ad un bel Cavaliero,
     Come nel suo mestiero
Si dovesse portare:
     E dicea (ciò mi pare)
Se tu vuoli esser mio,
     Di tanto t’addisio;
Che nullo tempo mai

     Di me mal non avrai;