Pagina:Racconti sardi.djvu/45

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— Portala su, al letto... e tu Pietro, corri e fa venire il medico...

— Babbo!?! — esclamò il giovine spalancando gli occhi e accennando Elias, mentre Tanu, obbediente, usciva con Gabina fra le braccia e Simona dietro col lume.

— Va! — rispose il vecchio. — Va ti dico. Non accadrà nulla di male!..

Fidente nel padre, Pietro che adorava la nipotina, che anch’egli credeva morta o in fin di vita, depose il fucile e uscì...

Dopo un momento zio Tottoi si avvicinò alla porta e chiamò:

— Simona, Simona! Scendi... — La giovine scese subito.

— Simona, — mormorò il padre con voce solenne e misteriosa. — Gabina ha visto tutto. È la mano di Dio... Simona...

La giovine comprese; rimase immobile, muta, gli occhi fissi su Elias, i grandi occhi nel cui fosco brillare si leggeva una vera battaglia interna. — È la mano di Dio!... — ripetè il vecchio.

A un tratto Simona si slanciò verso Elias e sciolse le corde; libero che fu lo prese per mano, lo condusse al cortile, gli aprì il vecchio portone e lo spinse nella via dicendogli:

— Vattene e ricordati di tua figlia!... E rimase lì finchè il passo di lui non morì In lontananza, fra gli urli della procella.

(1892)