Pagina:Racioppi - L'agiografia di San Laverio del 1162.djvu/113

Da Wikisource.

— 105 —


Questo spiega la ragione doli’ultima aggiunta e chiarisce l’epoca in cui fu fatta; che, a mio credere, sarebbe dal 1530 al 1578.

La seconda parte dell’agiografia laveriana non è aggiunta della stessa epoca o della stessa mano che creò la terza: — ci è distacco logico manifesto tra l’una e l’altra parte. Il concetto sostanziale della seconda parte nulla aggiunge agl' intenti manifesti della terza. La seconda parte ha intenti puramente storici e letterarii: vuol mostrare la nobiltà della città, l’antichità della sua cattedra, il ricordo degli antichissimi vescovi, e la miseranda fine di essa per opera dei Saraceni. Ora, cotesta storia episcopale grumentina non era necessaria alla causa delle contese giurisdizionali; perchè nessuna forza aggiungeva alle prove, e perchè la notizia degli antichissimi vescovi grumentini si traeva da una fonte universalmente nota, rispettata ed autorevole, quale era il DECRETUM di Graziano. Poiché quest’aggiunta nacque per intenti puramente letterarii, e poiché (come fu mostrato) non poteva sorgere ai tempi del diacono Roberto, nulla ci vieta di credere che ebbe a sorgere invece sul declinare del secolo XV o, se vuolsi, ai principii del XVI. E nulla ci vieta di affermare in conclusione, che, surta in questi tempi, ogni suo valore di fonte storica è miseramente perduta! Di tempi anche recenti mi sembrano le interpolazioni della prima parte. La iscrizione in marmo che si dice del secolo IV, e che riassumendo la vita del martire, arieggia per chiare reminiscenze alle iscrizioni romane in onore di Costantino, non potrebbe essere inventata, se non quando fu divulgato nel XV secolo lo studio dell’antichità classica; poiché l’amore alle reliquie, scritte o scolpite, dell’antica civiltà non potè giungere che tardi fino al lembo di una città che non ora capitale di Stato, o sede di pubblici studii. Si può, ad ogni modo, ritenere che questo genere di interpolazioni letterarie della prima parte siano della stessa mano, nonché degli stessi tempi di chi scrisse la parte seconda.

Che la prima parte dell’agiografia (dalle interpolazioni iu fuori che abbiamo ora accennato) fosse dei tempi in cui la si dice scritta, cioè del secolo XII, io lo credo con animo sicuro.

Essa, anzi, risponderebbe nel suo complesso ad un’antichità piuttosto maggiore che posteriore al secolo XII. Peccato che cotesta parte di genuina antichità nulla conferisca alla nostra