Pagina:Racioppi - L'agiografia di San Laverio del 1162.djvu/174

Da Wikisource.

-166-

gione presso Taranto; e,luogo ameno di ricca vegetazione, serba ancora il nome di Saturo; nè manca di antichi ruderi, onde vogliono abbia tratto profitto il prossimo paese di Luperono. Quivi erano i campi delle razze saturejane ; e fino a prova contraria è mestieri di credere all' antico scoliaste oraziano, che alle pardo del poeta annotò: aaturejani funtli sant in Apulia fertilet, et equorum nóbUium genitore». — I campi, genitori di cavalli, è metafora un po’ arrischiata ; n’è vero? — ma è Acrone che scrive; e passi. La più antica notizia di Satriano sarebbe quella degli Atti di san Laverio, che la indicano come sede di vescovo fino dal secolo IX. Ed il Di Meo vi si fonda. Ma quella parte degli Atti è scrittura, come abbiamo visto, manipolata nei tempi moderni; e benché l'artefice di essa può beu credersi abbia ricamato su qualche antica tradizione, non è tanto che basti ad affermare come dato storico certo la esistenza di una sede episcopale satrianoso nel secolo IX. Ma che la città abbia avuto vescovi almeno nel secolo XI, risulta da un documento del 1101, che è acccunato dal signor Bonaventura Ricotti,1 quantunque egli uon dica nè dove si trovi, nè donde ne abbia avuto notizia. In questo documento un Goffredo normanno dona al vescovo di Satriano Giovanni Castellum quod vocatur Castellarum, o Perolla. Anni prima, cioè nel 1083, questo stesso « inclito conte di Satriano Goffredo > aveva donato al- l’abate di Cava il monastero di san Biase martire fuori la città di Satriano, con vassalli e terre.* Ma più interessante di queste notizie è quel tanto di lume che può raccogliersi da alcune carte greche del Syllalrus gracarum meiubranarum, eie. (Napoli, 1865), una cioè del 1101 (num. 162) e l’altra del 1123 (nau>. 93) ; dalle quali è dato di arguire che anche Satriano ebbe coloni grepo- bizantini tra i suoi abitanti nel medio evo, come ne ebbero Auletta, Per- tosa, Caggiano, e i molti altri paesi del Lagouegreso posti sulle pendici dell’ appenniuo che corre in Calabria c che dirama verso il Jonio e verso il Tirreno. L’Ugbelli dà la serie, a strappi, do’ vescovi satrianesi ; e conmicia da un Pietro che trovano presento al Concilio Laieraueso del 1179. Nella bolla del 1200 dei suffragane! all'arcivescovo di Consa è anche la sede di Satriano. La quale sede durò di nome fino al 1525, quando avvenne elio fu soppressa per ragiono della già abbandonata città, e fu incorporata all’ altra sede nuovamente istituita di Campagna, nella quale quiudi si foude e confonde. Delle ulteriori vicende della sede affatto nominale di Satriano; delle contese surte tra le comunità del- l'antica diocesi satrianese o la curia di Canijiagna ; e dello diligenze ' Nell’art. Cussa, suindicato. 1 Aputì Di Mio, Annali dijilom., ad iiun. KJ8:i, U. 8.