Pagina:Racioppi - L'agiografia di San Laverio del 1162.djvu/51

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Ma potrebbe,invece, averli inventati lui stesso? Io non lo credo. Non si potrebbe,è vero,sostenere che nei documenti notarili del secolo XII non si trovino espressioni che siano già o la indicazione determinata del casato,o l'embrione almeno di essi.Ma vero è,d'altra parte,che cosi in quel secolo come nei precedenti,come nel secol che gli vien dopo,non ci ha esempio di sorta,il quale desse ai vescovi un casato,nè in forma cosi recisamente moderna come l' Alano e il Patoma,nè in quella forma più antica che indichi piuttosto la derivazione da una famiglia,da un capo stipite,o da una terra o città. Basta svolgere per esserne certi, l'ampla collezione ughelliana. Or come avrebbe egli, iil diacono del secolo XII,inventati una serie di casati pei vescovi,che altro nome non avevano e non ebbero ancora per un altro secolo e più,se non il nome di battesimo? Come e perchè gli avrebbe esso inventati,se gli stessi documenti della chiesa saponarese .0