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22 La Palingenesi

     170Flutto, di morte paventose a Dio
     Si rivolser le turbe, e all’ostinato
     Duce volgean le torbide pupille.
     E, di tombe, dicean, certo non manca
     L’egizia terra, che a morir ne traggi
     175Qui nel deserto; come turbo immane
     Ecco, su noi piomba il nemico, e innanzi
     L’onda ne chiude alla salute il varco.
     O diffidenti nel Signor, proruppe
     Irato il duce, ecco su l’onda io stendo
     180La destra, e Iddio l’onda ne schiude! Disse,
     Ed al soffio di Dio l’onda si aperse.
     Rammansati nel cor mossero avanti,
     Osannando a Geòva, e a lor da lato
     Sorgean l’onde qual muro. Impetuosa
     185Come torrente dietro a lor si caccia
     L’oste superba; ma sovr’essa, grave
     Ecco la scatenata acqua precipita,
     E destrieri ed armati e plaustri ed armi
     Nel seno procelloso avvolge e chiude.
     190Securi intanto e di speranza accesi
     L’alta riva tenean gl’ Isdraeliti.

  — Lode al Signor, che simigliante a nembo
     Calò da’ monti su l’Egizio altero;
     Che traboccò dell’Eritreo nel grembo
                                 195Cavallo e cavaliero!