Pagina:Rapisardi - Opere, I.djvu/401

Da Wikisource.

     Date ghirlande a me! L’amor che sorge
     Fra le tenebre mie, l’amor che solo
     Splende dentro al cor mio, vorría d’un fiato
     Fare april su la terra, eterno aprile
     Sugli abissi del mar; d’albe e di fiori
     Tesser intorno a lei, tessere un velo,
     Che ravvolga e profumi il paradiso
     Delle nostre speranze; un vel che tutta
     Chiuda la vita in un sospir, la terra
     In un sol guardo, in un momento solo
     L’eternità: tessere un velo, un mondo
     Popolato di sogni, ove sian l’alme
     Sensibil cosa e lingua unica i baci
     E Dio la colpa e voluttà il morire!
Ma qual astro e qual fior ride al deserto
     Tramite mio? Come vestir di rose
     La tua vita io potrò, dolce ed amaro
     Strazio e conforto mio? L’anima, il cielo
     (Se tal fede ebbi mai), la gloria, il regno
     De la morte e del nulla, unico asilo
     Ove riposo a tanti mali io spero,
     Tutto darei per te! Se cosa vile
     Capir l’alma potesse, io fino all’onta,
     Fino al delitto scenderei, pur ch’alto
     Sopra gli affanni altrui segga il tuo core,
     E il tuo cor presso al mio! Crudel talvolta