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Pagina:Rapisardi - Opere, I.djvu/418

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VILLEGGIATURA




Lungi da me ten vai,
     Spensierata fanciulla,
     E cerchi i campi e l’aure
     Profumate d’april lungi da me;
     Spensierata, non sai,
     Che nero è il cielo e la campagna è brulla
     Dove l’amor non è?

Sorgi, se vuoi, co’ primi
     Raggi del dì sereno,
     E agl’indiscreti zeffiri
     Il tesoro consenti aureo del crin;
     Di zàgare e di timi
     Colma il tuo grembiuletto, ed orna il seno
     Più fresco del mattin.