Pagina:Rapisardi - Opere, I.djvu/466

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II


Mutato in un sottil raggio di sole
     Nel tuo picciolo cor trepido scendo,
     E, come in urna d’alabastro, io splendo
     Fra le memorie sue vedove e sole.

Un profumo di rose e di viole
     Destasi ovunque il mio sorriso io stendo,
     E al susurrar di magiche parole
     Una dolce speranza in cor t’accendo.

Vedi, o piccola mia, tutta è fiorita
     La terra intorno, e amor con novo incanto
     Entra furtivo per la tua ferita.

Deh, s’io, raggio di Sol, non valgo a tanto,
     Fa’ che acciaro io ritorni, e l’empia vita
     Spezzi a colui, che t’è cagion di pianto!