Pagina:Rapisardi - Opere, VI.djvu/503

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Indice 499


Capitolo terzo |||
 Pag. 199

La reggia di Testadilegno e il Labirinto del Gran Prete. Tolleranza intollerabile. Il Tempio e il Museo. Guerrieri gaglioffi. Reliquie famose. La piramide di teste. La Cicerona. Il Giardino mostruoso. Il recesso del Dogma. Inno di Edea alla Natura.

Capitolo quarto |||
   » 221

Il pantano dei Gazzettieri. Vesciche maligne. Il castello giornalistico. Lo sgabuzzino delle Carote. La sala dell’UlBzio. Il prurito di Partenopeo e l’aureo silenzio di Toscano. Il mostriciattolo gajo e la sua vereconda metà. Il picco dei giornalisti indipendenti. Strani costumi e armeggiamenti di costoro. Il Menìnciuschero e il Gracchio.

Capitolo quinto |||
   » 243

La spelonca di Baraballo, e il suo doppio armento di poeti e di critici. Il cerotto della poesìa nova. Le colonne della scuola baraballiana. I due cani di S. Rocco, Il sudore d’Eutichio. Il beccherello ruzzante. Vita e miracoli di Piaccianteo. La musica di Marron Candito. Stuolo di Fauni e lor capitano. I cesellatori del vuoto. Baraballo e i suoi manovali si avventano ad Esperio. Il quale a suon di randellate li sbaraglia. L’idillio serotino di Baraballo. Origine della Critica nova.

Capitolo sesto |||
   » 263

La lite dei filologi e degli eruditi. Il callo d’Ovidio. I primati delle due schiere nemiche. La poesia è morta. Definizione della Critica. Fanfara ed armadura. I due eserciti vengono a giornata. L’organo magno e le prodezze di Zebedeo. Sentenza pacificatrice e incoronazione solenne di Baraballo.

Capitolo settimo |||
   » 289

L’isola delle femmine sapienti. La selva delle Opunzie. Il Madro. Conferenze scientifiche. La grotta di Pinco e il coro dei romanzieri realisti. Novellatrici e versajuole. Il tempio della dea Cornina. Il patronato di Gingillina. Vampira. Il messaggio della Pretina. Le donne assaliscono Esperio. Il quale, adoperando un suo mirabile battaglio, se le rende tributarie ed ammiratrici.

Capitolo ottavo |||
   » 315

Invocazione all’Impostura. Arrivo all’isola di Sofia. Le baracche dell’Ateneo e la scienza conciliativa di Bracalone e di Gazzagalante. La scuola degli Astratti e il pallon filosofico, il fondaco di Spelino. La torre di Roberto Ardigò e il bazarre dei filosofi teorico-pratici. Gli equilibristi e l’onorevole Arciguajo. Criminologia novissima del dottore Pallondivento. Cicciasenzosso e la pace universale.