Pagina:Rapisardi e Carducci - Polemica, Catania, Giannotta, 1881.pdf/48

Da Wikisource.

ma intatta ed onorata del maestro glorioso, insorgeva tutta come un sol uomo a stigmatizzare nella maniera più alta lo ingiusto provocatore, e quindi a protestare, in forme più generali, contro ogni bassezza ed ogni volgarità, venisse pure da uomini, stimati sino a un momento innanzi per tutt’altro che bassi e volgari.

Il giorno di sabato, mentre si recava all’Università a dettare la consueta lezione, lo illustre professore si vedeva circondato da una folla entusiastica, che gli gridava da ogni parte lo evviva e, per uno dei suoi membri (il sig. Majorana), gli veniva poco dopo a far conoscere i suoi sentimenti sempre uguali, anzi crescenti di affetto e di ammirazione. Non molto appresso il telegrafo, per grato pensiero di alcuni giovani, dava partecipazione del fatto a non iscarsa parte degli amici e degli ammiratori del poeta, dimoranti in altre città siciliane, e la sera e il giorno dopo lo egregio uomo si vedeva inondato da una pioggia di lettere e di telegrammi che si associavano alla manifestazione della mattina, e davano così un carattere più generale a quella che non era la espressione di una