Pagina:Regola di S. Agostino per le monache di Santa Caterina della rosa.djvu/13

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non si faccia secondo il suo desiderio; Perché qualche volta una cosa, ancorché sia nociva all'inferma, per il gusto, che ella ci sente, si crede, che le possa giovare. E voi altre, che non sapete quella cosa, che le gusta,le possa esser di giovamento, ò di danno, non glie la date senza il consiglio del Medico.

Finalmente se farà una sorella, che habbia qualche dolore occulto, dicendolo alla Madre Priora, essendo ella serva di Dio, senza dubio alcuno se le deve credere.

La cura delle inferme ,e delle convalescenti, e di quelle che ancorché non habbino febbre, si sentono indisposte, si deve dare a una infermiera particolare, alla quale toccarà di provedere loro tutto quello, che lor farà di bisogno.

Tutte l’offitiali, che saranno dalla Madre Priora poste in qualsivoglia officio servino alle loro sorelle in tal maniera, che non vi sia mormoratione alcuna.

Li vestimenri, e tutto quello, che fa di bisogno al vestito, quando che una sorella n’hauerà necessità, non manchino: e quelle a chi tocca,ne la provedano quanto prima.

Non contendete mai, ne vi adirate l’una con 1’altra, & se pur nasce tra di voi qualche disparere,ò contrasto,quanto prima si termini ,acciò crescendo la collera non si converta in odio, e di una paglia si facci un trave,da cui l’anima ne diventi homicida. Imperoche così si legge in S.Giovanni nella sua Canonica : Quella che porta odio alla sua sorella è homicida.

Se mai occorrerà, che una di voi habbia ingiuriata l’altra con dirle male, ò con rinfacciarle qualche difetto, ò peccato, ricordisi di rimediare quanto prima, & di sodisfare all'offesa della sorella, e quella che ha ricevuto l’ingiuria, senza vendetta alcuna subito perdonarle. Ma se l'offese saranno state scambievoli, si devono l’una, e l’altra perdonare per mezzo delle vostre orationi, le quali tanto più sante dovran-


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