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Dell Oratione. Cap.ViJÌ. 27 faa morte-1 benefici; da Dio riceuuti,le quattro cofcvltimc; cioè il grande è fpauentofo paflo della morte,il tremendo giu- ditio finale, le horribili pene de’ dannati, la feliciffimaglo- ri* de’ Beati, & anco li miilerij,che alla giornata ci rapprefen- ta la fanta Chiefa, con altre cofe fimili. Auuertifcano che'l demonio fuol dar molte molefiie, maf- fìme nel principio per impedir l’oratione, ma fiano collanti, & perfeueranti, che col diuino aiuto ne riporteranno vitto- ria. Et lappino di ficuro, Toratione effer tanto necefiaria al ' T religiofo, che lènza quella faria lmpoffibile di peruenir mai ad alcun profitto, nè acquiilo di virtù. Per afliiefarfi all’efiercitio dell’oratioue dourà la fèrua di Dio attendere non lolo al tempo , al luogo deH’orarione ; ma ancora cfìercitarfi in alcune eftraord inarie, 5c frequenti ora- tioni, che fi chiamano iaculatorie, hora con alcune breui ora- tioni vocali, hora con loie afpirationi a Dio, hora ftando ad afcoltarele voci, & infpirationi interiori, che fa Dio nell'anima, pigliando per ordinario efièicitio ad ogni principio di qualf uoglla attione di accompagnarlo con qualche breue_/ oratione, dichiarandoTintentione fua effer di farla in nome_, di Dio , & per amor di Dio inuocando l’aiuto fuo perfarla_. bene; così nel fine deli’attione, ringratiando Dio in ciò, come quando fi leua, quando mangia, quando và, quando torna dal Choro, dalla Mefia, dall’Oratione, dalla Confefì'one,' dalla Communione, dalla Ruota,& dal Parlatorio,^ in fom- ma s’ailucfaccia a non farcofa, clic non le preceda , òc non le feguitiqualche breue Oratione, ò mentale, ò vocale. i-'- Sappino ancora chelalettione delle cofe Spirituali, e diui- ne, & parimente il ragionarne, ò vdirne ragionare gli farà di grande aiuto. Appreflo gioua molto la vnione delia mente con Dio, Ja_. S diligente cuftcdia di lèilelTo, con raffrenare le proprie pafiìo- C ‘ ni,