Pagina:Ricordi e documenti delle biblioteche popolari Livornesi dalla loro fondazione a tutto il 1869.djvu/21

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Appena stampati gli Statuti, fu mia cura diffonderli. I membri tutti del Comitato si diedero a cercare persone che sottoscrivessero come soci. Dapprima trovammo molte difficoltà; ma in breve spazio di tempo i soci fondatori furon più che 70 e gli ordinari circa 200. Fu per me cosa gratissima vedere che il ricco non disdegnava di unirsi in Società coi buoni popolani.

Questo fatto indicò che s’intendeva lo scopo dell’associazione e che si erano vinti i pregiudizii del passato. Anche molte dame rispettabili vollero contribuire al generoso pensiero iscrivendosi nell’albo dei soci; ciò mi consolò grandemente, perchè dava a divedere che la donna conosceva quanto debito abbia di promuovere la coltura della mente e del cuore. Tali resultati m’incoraggiarono assai, e messomi d’accordo col Presidente invitai a radunanza il Comitato, affinchè deliberasse l'apertura delle Biblioteche, e nominasse Commissioni per provvedere al modo di farne la solenne inaugurazione e per ricercare i locali necessarii e collocarle.

Il Comitato venne adunato conforme a’ miei desiderii (7 aprile 1869) e deliberò che la solenne inaugurazione delle Biblioteche popolari Livornesi si facesse la seconda domenica di giugno.

Credendo che sarebbe stata cosa per più rispetti onorevole l’imporre alle Biblioteche popolari il nome di qualche illustre italiano, intitolai la Biblioteca dell’Ardenza da quello di Pietro Thouar, nome che, come disse il Ministro della Pubblica Istruzione, è si caramente ricordato fra noi.

Alla prima Biblioteca di Livorno venne imposto il nome del benemerito cittadino Carlo Bini; e così il luogo, dove si distribuisce il pane dello spirito, diventava anche degnissimo tempio a’ benefattori dell’umanità.

Commissioni di onorevoli persone si posero con zelo alla ricerca delle stanze pel collocamento delle Biblioteche, e in men di quindici giorni la Biblioteca popolare Carlo Bini era in ordine.

Venne il 13 giugno 1869, in cui, come si era pubblicamente annunziato, doveva farsi la solenne inaugurazione delle Biblioteche popolari Livornesi. Di tale inaugurazione lascio il racconto ai Giornali che ne diedero notizia.