Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/180

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tirato da sedici cavalli, che l’abilissimo cocchiere guida da solo a cassetto. Se non che, tutto ciò trae meno a sè la folla, che la comparsa della meravigliosa invenzione del grasso lucido.

La nostra attenzione però è fissata su quella lunga fila di persone, le quali camminano solennemente due a due, e che paiono appartenere al medio evo quasi altrettante figure dipinte da Giotto, dal Ghirlandaio, o da Sandro Botticelli. Tutti questi uomini sono vestiti di una lunga tonaca rossa, hanno il capo coperto di un cappuccio fatto a punta, il quale ricopre pure loro la faccia, con due aperture per gli occhi. Camminano tutti a piedi scalzi. Hanno i lombi ricinti da una fune, alcuni portano croci, ma i due spettri rossi che aprono la marcia, portano in mano teschi umani, ed ossa di morto. Mormorano preghiere nell’andare. Sono la confraternita dei Sacconi rossi; il loro aspetto è propriamente bizzarro, e vi riporta nei tempi antichi. Se non che vi sono pure confraternite di altri colori, e la sera passeggiando per Roma, è facile imbattersi in sepolture dove i fratelli hanno cappuccio nero, o celeste, o sono vestiti di bianco o di giallo. Sono queste, figure che si possono vedere ogni giorno in Roma, e quando s’incontrano nei quartieri più deserti e più antichi della città, come le regioni di Monti, di Capitelli, od il Trastevere, o soltanto quando i cappuccini precedono un feretro colle loro tonache di colore oscuro, colle loro barbe bianche, portando una candela accesa preceduti dalla croce, le piazze e le strade deserte di Roma, assumano un aspetto indicibile di morte, e di malinconia.

Il culto di Roma, anzi tutta la vita interna della città, ha il carattere di una processione; ed è questo propriamente la città delle processioni. E quando non hanno luogo processioni religiose, le quali cominciano principalmente in maggio od in giugno, sonvi altre compagnie le quali vanno a due a due per le piazze della città, e le danno un aspetto di festa. Osservate; sono ragazzine le quali vanno processionalmente, guidate e dirette da monache.