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vestito tutto di bianco, a fianco del quale stavano due altri vecchi, che tenevano in mano ciascuno un bacino ripieno di foglie di fiori. Teneva loro dietro il Pentateuco tutto ornato di campanelli, di frutti, di corone in argento, e posto sotto un baldacchino bianco, portato da quattro fra gli Ebrei più ragguardevoli. Il libro della legge venne aperto in sei diversi punti della città, e ricoperto di foglie di fiori tolte dai bacini, e sempre colle più vive manifestazioni di gioia degli Ebrei. Le foglie, le quali cadevano a terra, erano raccolte dalle donne ebree, le quali se le riponevano quasi sacre reliquie in seno. La processione era divisa in quattro sezioni, in memoria delle quattro schiavitù d’Egitto, di Babilonia, di Roma, e della presente. L’arcivescovo finalmente venne ricevuto da sedici Ebrei, sopra un palco eretto in vicinanza del duomo, e riccamente addobbato; desso portava la mitra, e teneva in mano il bastone pastorale; un Ebreo postosi il cappello sul capo, e gettato via il mantello, disse un breve discorso di complimento, al quale monsignore fece cortese risposta.

Come si scorge facilmente una tale processione, la quale portava tutta l’impronta nazionale ebraica, poteva farsi bensì a Corfù, ma non avrebbe potuto mai avere luogo a Roma. In quest’ultima città, dove il culto cristiano sfoggia appunto in processioni pubbliche, una processione nazionale ebraica, avrebbe fatto conoscere con troppa evidenza al popolo, che la pompa cattolica in gran parte non è di origine antica propriamente cristiana, ma piuttosto una specie di riproduzione delle antiche processioni degli Ebrei. Non era però questa la vera ragione, per la quale gli Ebrei in Roma non comparivano in forma cotanto solenne; sarebbe superfluo l’accennarlo. I monelli di Roma avrebbero presa a sassate una esibizione pubblica dei riti mosaici; e Dio sa di quanti lazzi, di quanti frizzi, sarebbe stata quella oggetto. Inoltre si sarebbero guardati bene ivi gli Ebrei di fare sfoggio di oro e di argento, e quando comparivano davanti ai Papi lo facevano coll’aspetto