Pagina:Rimatori siculo-toscani del Dugento.djvu/83

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i - bonagiunta orbicciani 73

né omo inamorato,
né ben grand’alegressa:
come ’l fochio lumato,
30quando la fiam’ha messa,
si mossa grandemente.
Strugga Dio li noiosi,
falsi iscanoscienti,
che viven odiosi
35di que’ che son piacenti;
dinanzi so’ amorosi,
dirieto son pungenti,
com’aspido serpente.
Sieden su per li banchi
40facendo lor consiglio:
dei driti fanno manchi,
del nero bianco giglio,
e nonde sono istanchi;
und’e’ mi meraviglio
45come Dio lo consente.
Balata, in cortesia,
ad onta de’ noiosi,
saluta tuttavia,
conforta li amorosi:
50e di’ lor ch’ancor fia
li lor bon cor gioiosi
seranno tostamente.

II

Varie e tante son le bellezze della donna sua.

Donna, vostre belleze,
ch’avete col bel viso,
m’hanno si priso — e messo in disianza,
che d’altra amanza — già non agio cura

.