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XX.


     Chi nella pelle d’un monton fasciasse
Un lupo, e tra le pecore ’l mettesse,
Dimmi, cre’ tu, perchè monton paresse,
Ched’e’ perciò le pecore servasse?

     O delle carni lor e’ non mangiasse,
Come più tosto giugner le potesse,
Purché ’l pastore non se n’accorgesse,
Qualunque e l’una non la divorasse?

     Io prego ognun, che del guardar s’ammanni
Da questi cota’ frati ripentuti,
Che ad ingannare altrui portan gli panni.

     Giuroti in fede mia, se Dio m’aiuti,
Che la lor santità è pur d’inganni,
E di ciò molti esempli n’ho veduti.