Pagina:Rime (Cavalcanti).djvu/133

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a Dante.


S’io fossi quelli che d’amor fu degno,
     del qual non trovo sol che rimembranza,
     e la donna tenesse altra sembianza,
     4assai mi piaceria sì fatto segno.

E tu che se’ de l’amoroso regno,
     là onde di merzè nascie speranza,
     riguarda se ’l mio spirito à pesanza,
     8ch’un prest’arcier di lui à fatto segno.

E tragge l’arco che li tese amore
     sì lietamente, che la sua persona
     11par che di gioco porti signoria.

Or odi maraviglia che ’l disia:
     lo spirito fedito li perdona
     14vedendo che li strugge il suo valore.

Va più originale dell’arbitrario Md.