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I MANOSCRITTI DELLE RIME




Va Vaticano: 3214 codice notissimo1. Fu studiato dal Cittadini, dall’Ubaldini, dall’Allacci e dal Betti2.
Vb Vaticano: 32133.
Vc Vaticano: 4823. Attraverso l’unica segnatura di 477 carte si scorge che le primissime hanno traccia di numeri intorno ad 80, i quali dimostrano come questo fosse un primo fascicolo staccato. La canzone filosofica di Guido è in questo fascicolo a c. 2.
Vd Vaticano: 3793.
  1. Io non darò la tavola e la descrizione minuta di questi codici se non quando essa sarà difettosa nell’ed. dell’Ercole o il codice non sarà stato a lui noto. Per Va si vegga: Manzoni: «Un canzoniere vaticano - Rivista di Filol. Rom. I. 71 e segg.» - Casini «Le rime dei poeti bolognesi del sec. XIII. Bologna, Romagnoli 1881, pag. XIV» De Nolhach «La biblioteque de Fulvio Orsini» - Bibl. de l’Ecole de Ha. Etu. - Paris, 1887 di pag. 492. Questo codice corrisponde al 10 del Cat. Orsini: il quale l’ebbe da Torquato Bembo nel 1582; fu studiato dal Bembo nel 1523 e servì all’edizione 1525 del Novellino. Casini «Giorn. Stor. vol. III pp. 181». Vedi Cian, per i lavori d’Ancona, Bartoli, Manzoni, Biagi. «Un decennio della vita di T. Bembo» Monaci. - «Di un ms. del Novellino» (Riv. Filol. Rom. I pag. 272.) Casini «Giorn. Stor. vol. II 334.» - Torraca «Fatti e scritti di Ugolino Buzzuola» per nozze Casini-d’Ancona, 1893.
  2. Vedi Pelaez - Rime antiche italiane secondo la lezione del cod. vat. 3214 e del cod. Casanatense D. V. 5, collez. Romagnoli, Bologna, 1895.
  3. Corrisponde a. n. 11 del Cat. Orsini. Se ne servì il Carducci «Rime di Matteo di Dino Frescobaldi - Pistoia 1866, pag. 7» Fanfani «pref. a le rime di Cino - Pistoia, Niccolai, 1878 p. LXXXXVII». Secondo una nota dietro il volgarizzamento dei trattati morali di Albertano giudice di Brescia, da Soffredi del Grazia notaro pistoiese fatto innanzi al 1274 - Firenze, Allegrini e Mazzoni 1832 pag. 150, Il vat. 3213 è stato descritto dal Ciampi in una lettera a Gaetano Poggiali, Pisa 1809. Il Casini non seppe trovarla (Vedi op. cit.) Il De Nolhach (op. cit.) nega sia copia del Bembo e ammette al massimo sia della gioventù. Vedi Renier «Liriche edite ed inedite di Fazio degli Uberti, pag. CCCLIX»; afferma che si. Casini «Giorn. Stor. III 162» lo fa provenire in gran parte da uno dei codici medicei.