Pagina:Rime (Cavalcanti).djvu/162

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Sonetto.


Pe’ gli occhi fere un spirito sottile,
     che fa in la mente spirito destare,
     dal qual si move spirito d’amare,
     4e ogn’altro spiritel si fa gentile.

Sentir non po’ di lui spirito vile,
     di cotanta virtù spirito appare:
     quest’è lo spiritel, che fa tremare
     8lo spiritel, che fa la donna umile.

Poi da questo spirito si move
     un altro dolce spirito soave,
     11che segue un spiritello di mercede,

lo quale spiritel spiriti piove;
     che di ciascuno spirit’à la chiave
     14per forza d’uno spirito che ’l vede.

Solo Ca e seguaci.