Pagina:Rime (Cavalcanti).djvu/175

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Ballata.


Li occhi di quella gentil foresetta
     ànno distretta si la mente mia,
     3ch’altro non chiama che lei, nè disia.

Ella mi fere sì, quando la sguardo,
     ch’i’ sento lo sospir tremar nel core.
     Esce de li occhi suoi, là ond’io ardo,
     un gentiletto spirito d’amore,
     lo qual è pieno di tanto valore,
     che, quando giunge, l’anima va via,
     10come colei che soffrir no ’l poria.

I’ sento pianger for li miei sospiri
     quando la mente di lei mi ragiona;
     e veggo piover per l’aere martiri
     che struggon di dolor la mia persona
     sì, che ciascuna vertù m’abandona
     in guisa, ch’io non so là ’v’i’ mi sia:
     17sol par che morte m’aggia ’n sua balia.

Soli primari Ca e Va molto simili e senza varianti notevoli.