Pagina:Rime (Cavalcanti).djvu/66

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di contaminati, partecipando esso ai gruppi già stabiliti e diversi fra loro. E ad esso si deve unire anche M’e, perchè la sua variante uguale a Ba nel v. 28 perde di importanza di fronte al rimanente della lezione, che lo raggruppa con codici1 del gruppo ora in esame. Da qualsiasi paternità dobbiamo escludere il gruppo Rf, Le, Rm, Par² per la mancanza dei vv. 68, 69 ed Rb2 per le sue varianti arbitrarie, non riprodotte in alcun altro codice, così come dobbiamo escludere Ln3. Abbiamo quindi come più intatti Mart, Mf, M’e: ma, mancando Mf dei vv. 8, 9, rimangono Mart, M’e ed il codice rappresentato malamente da Cd, come più originali almeno in apparenza. Nel primo verso nessuno di questi porta quel «deggia» che è caratteristico di Garb. e nessuno ha nel v. 4 quel «sicche chil» che è di Rg, Ri, Ld, Mb, discendenti diretti di Ba: ma con Ba si uniscono al v. 5 nell’«undio» contro Garbed al») unito ad Mf. Certo una ipotetica forma originale «et al presente» poteva facilmente mutarsi in «ond al» che è la lezione assunta dal Colonna: ma relativamente a ciò noi riscontriamo alcune uguaglianze e differenze che hanno un significato speciale.

Si ha:

Mart Rb, Ln, Cd Ri, Ld, Mb Ba, M’e, Le, Rf, Rm, Par² Rg
ond a onde al ond al ondio al

in cui «ond al» dei tre cdd. seguaci di Ba appare come una semplificazione di di quell’«ond io al» conservato da Rg, Ba, che poteva sembrare troppo turgido per l’armonia metrica. Relativamente poi a gli altri si vede come da una forma più semplice nel più antico Mart. si scenda per i secondi cronologicamente (Rb, etc.) ad una forma più composta, fino ad una forma pienissima (M’e Lc, etc.) in codici che appartengono ai secoli XV e XVI, mentre Mf che è della prima metà del Sec. XV esce in quel «et al» che non può esssere modificazione dell’«undio al» di Ba4.

  1. Con: Le, Rf, Rm, Par² per i vv. 5, 17, 19, 31, 37, 39, 51, 60 — con: Ln, Cd, per i vv. n. 27, 34.
    Questi codici tutti si riuniscono poi con Rb contro Ba nei vv. 9, 10, 35, i quali versi stabiliscono fra loro un nesso più ristretto che non fra tutti gli altri.
  2. Mancano i vv. 62, 63: vedi i vv. 9 - già un talento.
                                                            » 18 - d’amor ci viene.
                                                            » 28 - non puote le gier simiglianza.
                                                            » 34 - dicievi male.
                                                            » 38 - non perchè sia opposta naturale.
                                                            » 39 - che d’alcune perfetto torte.
                                                            » 40 - uom ch’aggia vota.
                                                            » 41 - che stabilita natura signoria.
                                                            » 61 - che tal volere nocere per lo suo sperto.
                                                            » 69 - fuori del core, etc.
  3. Basta esaminare le varianti già citate.
  4. Non deve meravigliare questo vario metodo critico per i vari codici, perchè i copisti, che troppe volte volevano lasciar traccia dell’opera loro, ora semplificavano ed ora inturgidivano la lezione esemplare.