Pagina:Rime (Gianni).djvu/103

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40 canzoni.

deh! com’ ti piace star presto guerrero,
e se’ fatto scheran che stai al varco
rubando i cori e saettando strali!
Provol, che di colpire a me non cali,
60ch’hai tanto al cor dolente saettato
ch’una saetta lo sportò dal segno,
principio naturato in questo regno
se d’ogni reo di te non son veggiato;
ma poi ch’i’ non so saettar quadrelle
65farò com’ fece Caino ad Abelle.
     Amor, poi che tu se' del tutto ’gnudo,
non fossi alato morresti di freddo;
chè se’ cieco e non vedi quel che fai.
Mentre che ’n giovane essenza sarai
l’arco e ’l turcasso sarà tuo trastullo:
non vo’ che m’abbi ornai più per fanciullo:
72come campion ti sfido a mazza e scudo.


Questa canzone fu primieramente stampata nella Giuntina del 1527, e riprodotta, oltre che nelle successive edizioni del 1532 e del 1727, nei Poeti del primo secolo. Resta in parecchi codici,