Pagina:Rime (Gianni).djvu/110

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canzoni. 47

75che nostra benvoglienza mai non pera;
e s’io ho ’l torto, Amor dia la sentenza.
Dio! voi dovreste per ragion volere
che quanto bella donna è più altera,
tanto le cresca onor, quanto è men fera
80ver lo suo servo che non ha potenza.
Cosi alla vostra angelica piacenza
nulla virtù sarebbe a darmi morte,
ancor sentendo ch’io fosse più forte,
donna, poichè da voi non mi difendo.
85Qui riconosca Amor vostra valenza;
se torto fate, chiudavi le porte
e non vi lasci entrar nella sua corte.
Data sentenza in tribunal sedendo
sì che per voi non si possa appellare
90ad altro Amor che ve ne possa atare.
     Canzon mia nova, poich’io son lontano
da quella ch’ha d’Amor l’alma fiorita
va per conforto della nostra vita
e prega che di me aggia mercede.
95Il tuo sembiante sia cortese e piano,


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