Pagina:Rime (Gianni).djvu/69

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6 ballate.

10ch’ogni mio spirit’allora ’l saluta.
Or hanno le mie membra conosciuta
di quel signore la sua gran dolcezza,
e ’l cor con allegrezza
14l’abbraccia, po’ che ’l fece vertuoso.


Questa ballata, edita dal Fiacchi di sul codice Pucci, e riprodotta poscia dal Valeriani e dal Nannucci, resta in molti e autorevoli manoscritti. Colla stampa del Chig. l. viii, 305 la diedero fuori il Monaci e il Molteni: resta anche nel Vat. 3214; Riccard. 2846; Ashbur. 479; Laur. xl, 49; Magl, vii, 8, 112; Panciatichiano 24 e Bol. Un. 1289. Diamo le varianti di tutti i codici che la contengono, e della stampa del f giacchè derivano da questa le altre due stampe su ricordate.

1. C. angelicho; 2. C. vidi li belli occhi e; L. 1. brunecta; B. 2. e begliocchi; V. li begli; lucie; 3. L. 1. saecta; A. che n’vece; V. ke nuece; 4. L. 1. perme; 7. V. ke lcor; C. V. A. veduta; 8. C. V. aspecto; C. segnorile; 9. L. 1. tantumilemente; 10. B. 2. allhor saluta; V. c ogne meo spirito allor saluta; 11. C. V. or anno... conosciuta; 12. C. sengnore; L. 1. gran bellezza; V. B. 2. grande dolcezza; M. abbraccia; V. ke l fece.