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no che io non faccia di lui una soavissima insieme ed acerbissima rimembranza: e se questi faggi e questi olmi, che mi circondano e che sono miei leali concittadini, potessero favellare, udreste quanto io mi lagni con essi di averlo perduto, e come affettuosamente io lo chiami. Vorrei che vi trovaste più fornito di scioperio, che non vi trovate, per venir qualche tratto a visitarmi, e per recarmi quelle notizie in materia di lettere, che da Voi solo compiutamente aver si possono; giacchè, oltre all’esser Voi pieno di finissimo ingegno, siete anche uno de’ più accreditati Bibliografi. Ma sarà bene che io la finisca. Conservatemi la vostra sincera benevolenza, e state sano.
Poscritta. Io avea tralasciato. di accennarvi cosa che assai mi preme, e che tanto mi sta sul cuore, cioè che Voi faceste due parole al Lettore da mettere in fronte al mio libro, non già in lode de’ miei poveri versi, ma per avvertirlo, che tutte quelle rime, che si leggono col mio nome in al-