La natura così malvolentieri
Dai notturni riposi uscir parea
Semivelata dai vapor leggeri 20Che lenta l’aura del mattin movea,
Ma poi ridesta e de’ color primieri
Rifiorendo col dì, tutta fremea
In un gaudio fecondo, in una ebbrezza 24Di gioventù, d’amore e di bellezza.
Non sgomentati del cavallo ai passi
L’inno di gioia ripetean gli augelli
Pareano susurrar tra l’erbe e i sassi 28Giocondi epitalami anche i ruscelli,
E i caprifogli penduti dai massi,
Scotendo i rami a guisa di capelli,
Gocciavan perle di sottil rugiada 32Sulle nozze de’ fior lungo la strada.
Nel tripudio d’amor ringiovanita
La pianura parea tutta un giardino
Che vaporasse tepida e squisita 36La fragranza de’ fiori al ciel turchino,
Sì che pien di desìo, gonfio di vita,
S’apriva il chiuso cor del Paladino
E conquisa cedea l’anima fiera 40Alle lusinghe della primavera.