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zia (che è tuttora da farsi) come se fosse già compito, redatto e pubblicato in Italia; giacchè ad ogni istante ci parla ora di linea delle campagne, or di primo progetto della pianura, or di prima linea veneta lodevolissima come opera d’arte ma incompatibile col miglior ricavo perchè lontana dalle città; senza mai additarci nè la fonte nè il luogo dove si possa prendere cognizione del progetto tanto da lui decantato, non che esaminarlo e discuterlo in faccia al Pubblico per poterne se non altro ricavar lumi e profitto sia pel nostro caso della ruotaja di Como, sia nell’interesse dell’arte in generale. Giacché ripetutamente ci contrappone il parere dei nostri ingegneri e dei nostri pratici senza mai dirci il nome di alcuno di questi nostri rispettabili colleghi e periti, se mai non volesse riconoscere pubblicamente (come in su la fine del suo Articolo si è dichiarato pronto e disposto a fare) tutti gli errori in cui il suo modo di vedere lo ha condotto, dica almeno che il suo discorso con aveva per nulla a che fare colla da noi proposta ruotaja di Como.
Inoltre dobbiamo dal canto nostro dichiarargli che ci è assolutamente impossibile per ora di riconoscere la- Description de la route en fer à établir d’Anvers à Cologne. Bruxelles 1833, seconda edizione; di Simons e de Ridder Ingegneri d’acque e strade.
- Die Eisenbahn von Cöln nack Eupen. Denkschrift di Lodovico Henz R. Ingegnere idraulico. Elberfeld, 1835
- Deutschlands erste - Eisenbahn mit Dampfkraft; di Giov. Scharrer. Norimberga 1836.
Finalmente per chi ama di discorrere e disputare in pubblico senza essere dell’arte sopra l’oggetto delle strade di ferro in genere, diamo qui un prospetto desunto e ricavato in via di semplice approssimazione dai libri più recenti sulle opere della stessa natura già esistenti e più pregiate in Europa: