Pagina:Ritratto delle più nobili et famose città d'Italia.djvu/9

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d’Italia. 6


ANGIERA.


Angiera città chiamata Angleria famosa per i suoi Conti da quali si dice che discesero i Visconti, è posta nella Lombardia di la da Po. Ha fruttifero territorio, & è hoggi posseduta da Boromei nobili Milanesi, de quali hoggi è capo il Cardinal Boromeo nipote di Pio Quarto Arcivescovo di Milano.


ALTINO.


Altino, detta da gli antichi Altinum è città posta nella Marca Trivigiana nondimeno è rovinata, & ne se ne veggono se non i Vestigi. Atila la mandò a terra, & per lei s’accrebbe grandemente la città di Venetia.


AQUILEA.


Aquilea città antichissima & nobilissima è posta secondo alcuni, nella provincia di Venetia. Questa ne tempi de Romani fu di tanto nome che era chiamata Seconda Roma, & vi habitarono diversi Imperadori, & fu pienissima di popolo, potentissima, & forte, di modo che da Roma in fuori non fu in Italia citta ne piu riputata ne maggior di questa. Ella girava dodici miglia & haveva di bellissimi & superbi edifici, & era città di molto trafico nelle mercantie, & si fece ricchissima & durò felice molto fino a tempi d’Atila, il quale discesero in Italia, la tenne assediata tre anni, & finalmente la prese, & havendovi ammazzato gran numero di popolo l’arse & distrusse del tutto. Narsete poi la restaurò dandole forma di città. Fu anco dominata da Longobardi fino a tempi di Carlo Magno, il quale havendo liberata l’Italia da barbari Aquilea obedì alli Re d’Italia creati da Carlo & agli Imperadori & a Duchi creati da loro. Dopo i quali i Patriarchi se ne fecero signori. Et dopo loro la hebbero i Vinitiani che la tennero fino all’anno mille cinquecento nove nel qual tempo ella passò alla divotione di Massimiliano Imperadore. Si raccontano novanta o vero novantauno Patriarca di questa città, essendo il primo San Marco Evangelista, & al presente Giovanni Grimani già fratello del Cardinale. Ne tempi nostri la detta città è quasi dishabitata, onde ha cattiva aria, & coloro che vi stanno, vi dimorano per lo piu la vernata. Uscirono di lei San Siro, che fu Vescovo di Pavia, Epifanio che fu parimente Vescovo di Pavia, et huomo di lettere. Erasmo & Tecla con altri santi martiri. Cromatio del quale San Girolamo fa spesso ri-