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LA SELEZIONE NATURALE 93

che era meglio conformata rispetto alle effettive condizioni di vita.

Tali diversità poi fra individui meglio o peggio adatti derivano dal fatto, che ogni proprietà, come ogni carattere, di una specie è in certo modo oscillante negli individui, ossia è sviluppato ora un poco più e ora un poco meno. Per quei caratteri che possono venire controllati da misure di lunghezza o di peso, queste oscillazioni si possono rendere manifeste numericamente.

Inoltre, nel corso del tempo, sorgono ancora nuove forme animali o vegetali, così che può esercitarsi da capo e continuamente una distruzione delle forme animali meno adatte, e una conservazione delle più adatte, e quindi aver luogo incessantemente una selezione naturale nel senso accennato più sopra. Per quali cause poi nascano tali forme nuove, è una questione del tutto secondaria; sia che esse siano prodotte da incroci fra parenti vicini, o che alcune specie subiscano una graduale trasformazione per ragioni interne, o per l’influenza delle circostanze esterne (p. e., cambiamenti climatici), o che infine si accetti, d’accordo col botanico olandese Hugo de Vries, l’ipotesi di una formazione improvvisa e saltuaria di nuove specie.

La paleontologia ci mostra, che nel corso della evoluzione geologica alcune classi di animali, molte famiglie e gruppi e innumerevoli specie si sono estinte totalmente, mentre altre classi, da inizi modesti, si sono sviluppate sempre maggiormente e ora possiedono numerosi generi e specie, adatti alle differenti zone climatiche e in genere alle condizioni diverse di vita. Per esempio, gli uccelli discendono da progenitori a forma di rettili, e durante i periodi giurassico e cretaceo si sono suddivisi in gruppi diversi, mentre nel periodo terziario hanno sviluppato un numero estremamente grande di specie, le quali sono adatte alle condizioni di vita più svariate.

Ora che abbiamo imparato a conoscere il concetto fondamentale della teoria darwiniana della selezione, devo ancora intrattenermi sulle obiezioni, che da diverse parti negli ultimi tempi si sono sollevate contro di essa.

A tale proposito faccio assolutamente astrazione da quegli scrittori, i quali intendono considerare la natura da un punto di vista teologico, e che quindi non aspirano in genere a nessuna spiegazione naturale dell’adattamento e della conformità