Pagina:Rivista di Scienza - Vol. I.djvu/163

Da Wikisource.

analisi critiche e rassegne 153
The Dynamics of Living Matter, by Jacques Loeb. The Columbia University Press. The Macmillan Company New York (66, Fifth Avenue) and London 1906. (Prezzo 3 doll.).

Questo nuovo volume della Serie biologica dell’Università di Columbia, pubblicato dalla benemerita Macmillan Company, contiene, alquanto ampliata, la materia che formò oggetto di otto lezioni dettate nella primavera del 1902 dal Prof. Jacques Loeb, il noto fisiologo dell’Università di California, nell’Università di Columbia, per espresso invito avutone dai prof. E. B. Wilson e H. F. Osborn.

Giacomo Loeb è uno dei più forti campioni della moderna fisiologia, nella quale egli emerge per un carattere spiccatamente personale. La sua confessione scientifica non è equivoca; come appare chiaramente dalla seguente dichiarazione messa al principio del libro: «In queste lezioni considereremo gli organismi viventi come macchine chimiche, costituite essenzialmente di materiale colloide. Il fatto che le macchine create dall’uomo non posseggono la facoltà di svilupparsi, conservarsi e riprodursi automaticamente rappresenta per ora una differenza fondamentale fra le macchine viventi e quelle artificiali. Noi dobbiamo però ammettere che nulla esclude la possibilità che un giorno si giunga a produrre artificialmente la materia vivente...... Gli organismi viventi possono chiamarsi macchine chimiche, in quanto l’energia necessaria al loro lavoro e alle loro funzioni è derivata da processi chimici e in quanto il materiale di cui son fatte le macchine viventi deve formarsi per mezzo di processi chimici. È perciò ben naturale che la dinamica della materia vivente cominci con un’analisi del carattere specifico dei processi chimici che avvengono negli organismi. Non è nostra intenzione, nè ci sarebbe possibile di fornire un’analisi completa; ci limiteremo a tanto quanto basta per formarci la convinzione che nella dinamica della materia vivente non si trovano altre variabili che quelle che s’incontrano nella chimica del mondo inanimato».

In queste poche parole è nettamente espresso tutto il programma dell’Autore e affermata la sua fede nel progresso e forse nel trionfo della bio-chimica. E non è dubbio che le ricerche del Loeb e della sua scuola, i cui risultati formano la sostanza principale del libro, hanno efficacemente contribuito a tal progresso.

Il libro è suddiviso in dodici capitoli, e comincia con un primo, che è una introduzione, in cui sono sommariamente accennati i principali problemi e le intenzioni dell’A. Nei seguenti sono trattati: 2° la chimica dei fenomeni vitali in generale;