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Questa differenza di scopi rese necessaria la ricerca dei dati in campi alquanto diversi. Ora in genere il raccogliere dati in campi differenti può condurre anche all’uso di metodi in parte dissimili. In questo caso, però, come si vedrà più avanti, non si trattava tanto della diversità di metodo logico, quanto di quella delle fonti a cui si doveva ricorrere.

Lungi dall’occuparsi delle leggi universali della successione storica, gli scrittori più tipici della scuola classica inglese si sforzavano di risolvere quei problemi di politica economica che allora maggiormente interessavano gli statisti inglesi. Essi avevano ereditato dalla vecchia politica mercantilista un gruppo di problemi concernenti la circolazione monetaria e il commercio internazionale. Un altro gruppo di problemi, riguardanti il pauperismo e la riforma dell’ordine sociale, era poi venuto a loro dal continente. Alla soluzione di questi problemi, la scuola classica dedicò la sua attenzione, seguendo l’unico metodo capace di gettar luce su di essi: cioè l’analisi dei fatti, sia contemporanei che storici, accertati dall’esperienza umana. Si dovrebbe quindi chiamare il metodo di codesta scuola piuttosto analitico che non deduttivo.

Questo metodo analitico consiste, in primo luogo, nello stabilire i rapporti di causa ed effetto fra i fatti più importanti della nostra comune vita economica. Che tali rapporti esistano è la prima e quasi l’unica premessa della scuola classica. Concesso questo, sembrerebbe tanto importante il cercar di chiarire quali siano questi rapporti tra i molteplici fatti della nostra esperienza ed osservazione economica, quanto il cercare di scoprire fatti nuovi e finora sconosciuti: sconosciuti perchè remoti dall’esperienza comune della vita giornaliera. Sotto questo rispetto, il sociologo gode d’un vantaggio segnalato sopra il fisico, perchè nell’indagine dei fenomeni sociali egli studia le attività intelligenti di menti come la sua, attività alle quali prende parte e delle quali è veramente una parte. È stato molto a proposito osservato che se, per esempio, un corpuscolo del sangue fosse dotato dell’intelligenza d’un essere umano, i vantaggi di cui esso godrebbe nello studio dell’anatomia e della fisiologia sarebfero superiori a quelli di qualunque scienziato in qualunque laboratorio. Nello studio dell’economia ogni essere umano gode d’un simile vantaggio. I fatti con cui si trova ogni giorno in contatto nella sua vita, i fatti, in altre parole, che