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analisi critiche e rassegne 371

intende a ricercare nelle metafisiche quegli elementi che conferiscono loro qualche valore; e la sua definizione è scelta in modo da distinguere le ipotesi scientifiche di fatto, dalle ipotesi puramente rappresentative. Distinzione questa che dal Comte è passata segnatamente nel positivismo fisico (Mach, Ostwald ecc.) e che sembra d’importanza essenziale per la filosofia positiva.

2° Anche l’Enriques ritiene che il positivismo non sia necessariamente ed anzi non debba essere agnostico. Infatti egli ha citato espressamente la critica di Ardigò all’Inconoscibile di Spencer, ed ha fatto adesione allo spirito generale della filosofia positiva, considerando le proprie vedute come una forma di positivismo critico.

Il rimprovero mosso ai positivisti di guardare alla Scienza fatta, non è già da intendersi nel peggior senso in cui Ardigò sembra interpretarlo. Si tratta soltanto di una integrazione di cui è sentito il bisogno nella critica della Scienza, dove si tenga conto non soltanto degli acquisti che via via si vanno ottenendo dalla ricerca scientifica, ma anche dal processo di acquisizione, e quindi di tutto ciò che ha un valore per riguardo a questo processo.

3° La teoria della conoscenza ardigoiana, sia detto col più riverente ossequio verso il Capo del positivismo italiano, ci sembra postulare implicitamente il principio di causalità come qualcosa di a priori, e perciò non soddisfa intieramente il nostro senso positivo. Crediamo impossibile refutare l’idealismo di Berkeley altrimenti che con una interpretazione, dove si tratta in ultima analisi di un atteggiamento affermativo della volontà.

La Cultura Filosofica. — N.° 1 (15 gennaio 1907). Francesco De Sarlo, annunziando il proposito di passare in rassegna le opere più importanti e meglio rappresentative delle dottrine, delle tendenze e degli indirizzi contemporanei, consacra il primo articolo ad un esame de: «La conoscenza scientifica secondo E. Mach». E conclude: Si può disdegnare finchè si vuole la critica dei concetti fondamentali, ma in tal caso non si è autorizzati ad aprir bocca sulle questioni generali che rifiettono la...... conoscenza umana (sic).

Nel N.° 3 (15 marzo), lo stesso De Sarlo parla del «Vecchio e nuovo positivismo» criticando aspramente il positivismo critico di F. Enriques. Si meraviglia che la totale mancanza di senso critico di questo autore, non gli faccia scoprire che una Scienza, la quale non presupponga un assoluto, resulta priva di ogni significato.

Il Rinnovamento. — Nel primo fascicolo (gennaio 1907) Antonio Garbasso scrive su «La Termodinamica e la nozione del