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le due leggi fondamentali della sociologia 347


VIII.


Considerando lo stato presente della Sociologia come scienza, è importante notare qui come il carattere della legge che noi siam venuti studiando abbia un valore immediato per spiegare le condizioni attuali della scienza stessa: e studiando queste quali sono in Inghilterra, chiariremo facilmente anche la natura di una situazione peculiare in cui si trova la sociologia, salvo certe varianti, in quasi tutti i paesi.

Si è spesso rimproverato alla sociologia in Inghilterra di attrarre precisamente l’attenzione di coloro che non sono i meglio agguerriti e preparati a questo genere di studi, mentre essa poi respinge una valorosa schiera di intelletti che dovrebbe invece assumere al proprio servizio e dei quali ha la più urgente necessità; con grandissimo scapito del suo credito e della sua efficacia. Io mi proverò a spiegare la situazione come attualmente si presenta: coloro che sono più specialmente adatti a comprendere la natura e lo scopo dei problemi trattati dalla Sociologia, non possono non avere la incrollabile convinzioni che i principi darwiniani, che ci rivelano ciò che può essere detto la dinamica del processo vitale universale, hanno stretti rapporti colla dinamica del processo sociale.

La situazione tuttavia creata in Sociologia è assai curiosa, quantunque abbastanza facile ad intendersi, ove se ne siano spiegate le cause.

Se noi ci proviamo a seguire Darwin e i primi darwinisti attraverso i fatti e le ricerche che condussero alla formulazione della legge della selezione naturale, noi vediamo come essi si preoccuparono quasi esclusivamente dei dettagli della lotta per l’esistenza, quale esistente fra individuo e individuo. E ciò derivava naturalmente dal carattere stesso degli esempi osservati, forniti dalla natura selvaggia e ribaditi dalle osservazioni sugli animali domestici e dalla pratica degli allevatori. Darwin quindi non intraprese alcuno studio sistematico della società, e appunto all’infuori della società umana la lotta, per mezzo della quale ha agito la selezione naturale, è stata essenzialmente lotta fra individui. Non vi è proprio nulla altrove nella vita, che si possa paragonare con quanto noi vediamo verificarsi nell’ambito della società umana, vale a dire il graduale integrarsi, — pur sempre sotto la possente azione della selezione naturale esercitantesi sulla persona dell'individuo, — di un processo sociale organico affermantesi nelle menti.