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126 rivista di cavalleria

per ben dirigerla nel punto preso di mira, sia per comunicarle immediatamente la propria volontà.

Tale guida al centro non deve adunque mai cessare, in nessuna circostanza, vuoi nelle marce di fronte, vuoi negli spiegamenti ed i ripiegamenti, vuoi infine nei cambiamenti di fronte, sia che questi si facciano a perno mobile e snodati, sia che si vogliano a perno fisso e rigidi. In una parola: noi dobbiamo manovrare col centro e sul centro, e non altrimenti.

Però, se la guida al centro, presso di noi, si ottenne pel plotone, altrettanto non si raggiunse per lo squadrone, il mezzo reggimento ed il reggimento.

Difatti, affinchè una truppa possa, in certa guisa, essere collegata col proprio comandante è necessario, ed è anche suffìcente che: la fronte del riparto sia resa solidale con la direttrice di marcia tracciata dal capo, ossia colla normale passante pel centro del riparto e che ne rappresenta l’asse. Ora, ciò avviene appunto pel plotone, in cui, l’individuo del centro trovasi in corrispondenza e segue il comandante. L’asse è pertanto materializzato da due individui e variando esso di posizione, la fronte è costretta anch’essa a convergere a destra od a sinistra, secondochè l’asse si volge dall’una o dall’altra parte.

Nello squadrone, nel mezzo reggimento e nel reggimento invece, nei riparti cioè in cui maggiormente si fa sentire il bisogno della guida al centro, il comandante viene a trovarsi in corrispondenza dell’intervallo segnato dai due plotoni o dai due squadroni centrali; epperciò l’asse non è rappresentato che da un solo punto, non avendo egli sulla fronte dello squadrone o del reggimento altro individuo di riferimento e di collegamento.

Come può pertanto il comandante, dell’uno o dell’altro riparto, assicurare la direzione d’attacco ed imprimerla mediante quella segnata dal proprio cavallo, nonchè di far eseguire un cambiamento di direzione od uno spiegamento obliquo con celerità ed esattezza?

Persuadiamoci che, un comandante di cavalleria, non potrà essere padrone del proprio riparto, non potrà cioè dire di averlo