Pagina:Rivista di cavalleria (Volume I, 1898).djvu/241

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sulle evoluzioni della cavalleria 239


Quel principio pertanto vuol essere inteso nel senso di attaccare il nemico: possibilmente per sorpresa, onde coglierlo, in momenti di crisi; con rapidità di mosse per costringerlo alla manovra difensiva; e sopratutto giunto l’istante e deciso l’attacco, andando a fondo celeremente, passando con rapidità fulminea, dalla forma concentrata, allo spiegamento ed alla carica.

Contro fanteria è prescritto che l’attacco venga preparato da qualche riparto a stormi se dessa ha sulla fronte una catena rada, ma che invece se ha dinanzi una catena fitta e continua, conviene, per scompaginarla, dirigere su questa il primo scaglione compatto senza far precedere gli stormi, mentre i successivi scaglioni, rotta la catena, debbono mirare ai riparti retrostanti in ordine chiuso.

Io ritengo per altro che, data la micidialità delle armi a fuoco moderne, salvo assoluta necessità, si debba evitare di attaccare della fanteria che ancora si trovi in quelle condizioni, ammenochè possa farlo per sorpresa, ed allora qualunque disposizione è superflua, l’importante si è caderle addosso al più presto.

Posto però che della cavalleria sia chiamata a sacrificarsi, per arrestare ad esempio l’avanzata del nemico, allora l’attacco principale della cavalleria, a mio credere, dev’essere sempre coperto da un riparto a stormi che richiami su di se il fuoco della fanteria, mentre il grosso spostandosi contemporaneamente e rapidamente dalla direzione del tiro attacca spiegandosi celeremente, evitando cioè l’ordine profondo che sarebbe consigliato dal nostro regolamento.

Tutti sanno difatti che l’attacco il più vicino, s’anco è di minore importanza, non può a meno di essere quello che preoccupa maggiormente il nemico; epperciò, il sacrificio di quei pochi uomini, permetterà al grosso di avanzare senza gravi perdite, tenuto calcolo specialmente che, com’è dimostrato dalla esperienza, il tiro è sempre diretto verso il centro del bersaglio, che non sarà quello del grosso, perchè segue una direttrice di marcia alquanto differente. Tutto ciò deve peraltro essere naturalmente compiuto con tale rapidità di concetto e