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238 rivista di cavalleria

errore, inquantochè l’azione di una cavalleria contro altra cavalleria, salvochè non rappresenti la sorpresa, deve paragonarsi ad un vero duello, in cui i due veri avversari si stanno di fronte spiandosi a vicenda e con abili mosse ciascuno cerca di far scoprire l’antagonista, per essere pronto ad approfittare dei suoi falli.

Naturalmente, per poter però manovrare senza correre il rischio di essere colti in flagranza di crisi, occorrerà che il comandante conosca esattamente qual sia l’abilità manovriera dei propri squadroni e sappia usarne, nella guisa istessa che un abile marinaio deve conoscere l’ubbidienza al timone della propria nave onde valersene nelle varie contingenze della navigazione o del combattimento.

Per noi poi, quest’abilità manovriera, questa tattica è tanto più necessaria, inquantochè possedendo poca cavalleria, non potremo lottare con speranza di successo che col moltiplicarci per quanto è possibile sul teatro della lotta, coll’apparire improvvisamente colà dove non si possa essere attesi, e col saper schivare il combattimento quando non ci si trovi in condizioni favorevoli, e viceversa darlo quando se ne presenti l’occasione propizia!

So bene che taluni mi tireranno fuori la solita massima, causa prima degli attacchi scenici, che la cavalleria non deve mai lasciarsi attaccare, ma prendere sempre l’iniziativa dell’attacco, per cercare d’imporre la propria volontà all’avversario, infliggendogli lo svantaggio della difensiva; e questo principio è giustissimo, quando però si sappia interpretare a dovere ed applicare con criterio.

Tale non sarebbe però, ad esempio, lo spiegarsi anzitempo per correre addosso ad una cavalleria che si trova a distanza forte, per la quale essa abbia tutto il tempo per eseguire non solo il proprio schieramento, ma fors’anco un cambiamento di fronte diagonale; perchè è bensì vero che in allora si avrebbe l’iniziativa dell’attacco, ma si passerebbe poscia dall’offensiva alla difensiva coll’essere costretti alla nostra volta a cambiare fronte e per giunta in condizioni sfavorevoli.