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244 rivista di cavalleria


Nel portarsi al posto però è della massima importanza per tutti di attenersi alle seguenti norme:

a) di non intraversarsi mai nè sul fronte, nè sul rovescio, sia per non impedire al comandante di potere agire, sia per non ostacolare la riunione agli altri riparti;

b) di marciare per la via più breve per portarsi al proprio posto;

c) di eseguire il minor numero possibile di movimenti, e sopratutto di evitare i giri di vettura, che sono lenti e che fanno ostacolo agli altri riparti;

d) infine, dovendo eseguire dei dietro fronte di plotone di tenere calcolo dell’avanzata della massa, se questa è in marcia, per dare il comando per tempo, e di eseguirlo sempre verso la parte interna, sia onde gli altri riparti, che stanno per arrivare, possano regolarsi nel prendere l’intervallo, sia perchè, in caso contrario, anche rasentando lo squadrone che già trovasi a posto, l’intervallo riuscirà sempre eguale alla fronte del plotone e non mai di 10 passi com’è prescritto, o di 5 se lo sarà in avvenire.

Una cosa è inoltre da proibirsi in modo assoluto ed è la tendenza, ormai invalsa in tutti, di disporre a frotta il proprio plotone, già formato, per riunirsi allo squadrone. Ciò dimostra però, sia di non aver compresa la ragione di essere della frotta, fatta esclusivamente per poter attraversare con facilità terreni rotti frastagliati; sia la mancanza di abilità manovriera. I riparti debbono sempre, e possibilmente, portarsi a posto già costituiti, vuoi perchè quando il terreno non presenta ostacoli, la riunione si eseguisce in modo egualmente sollecito tanto a frotte quanto col riparto ordinato.

La frotta deve usarsi soltanto quando il terreno non consente di marciare altrimenti e quando il riparto non trovasi già riunito; ma anche allora il capo deve cercare, cammin facendo di riformarlo.

Non facciamo adunque abuso delle frotte, che debbono rappresentare per noi formazioni primordiali di esercizio per una truppa, o formazioni transitorie.