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rivista di cavalleria | 626 |
perta che può durare sino a 6 settimane). L’azione delle redini deve essere nulla, e le redini debbono essere tenute alternativamente nelle due mani, od una per mano.
Un cavallo abituato al salto, apprezza l’ostacolo, e regola il salto; bisogna per convincersene, osservare con quale francbezza i cavalli delle reclute superano gli ostacoli. Se i cavalli non saltano con calma, la colpa è dell’istruttore che non ve li ha abbastanza esercitati.
Quando le reclute saltano bene senza redini, si fanno saltare colle redini alla mano.
Quando le reclute hanno imparato a maneggiare le armi, saltano per tre, (ora che la colonna per tre è abolita, saltano in colonna per quattro) e per riga.
I puledri saltano in libertà durante i primi sei mesi d’istruzione e montali poi. Progressione:
1) liberi in maneggio; indi
2) liberi nei corridoi.
Gli ostacoli di elevazione devono essere sempre fissi, ma fatti in modo che si possono alzare, abbassare o togliere.
Nella cavalleria germanica, ogni reggimento è provvisto di un carro con materiale da ponte per il passaggio di quei corsi d’acqua che non possono essere guadati.
Esercitare i cavalli al salto. — Il cavallo militare può coll’esercizio ben praticato, venire a saltare degli ostacoli d’elevazione fissi, di una considerevole altezza. Il modo più pratico e meno pericoloso per chi vuole insegnare a tali cavalli a saltare, è il salto in libertà.
Il salto in libertà, va praticato in corridoi appositamente costruiti, dove l’ostacolo più opportuno da adattarvi, è la barriera e la staccionata.
L’ostacolo deve incominciare ad avere l’altezza dai m. 0,40, o 0,50 ed aumentare gradatamente fino a m. 1,20 od 1,30, secondo che il cavallo si dispone ad oltrepassarlo con facilità.
L’oltrepassare un ostacolo con facilità, non consiste nel vedere il cavallo a fare il salto con precipitazione, e sorpassare l’ostacolo molto più di quanto questo è alto, ma bensì nel vedere il cavallo avvicinarsi all’ostacolo con cadenza del galoppo di manovra e spiccare il salto quasi sempre alla stessa distanza dall’ostacolo.
L’istruttore avrà quindi l’avvertenza di far accompagnare i cavalli in modo diverso, secondo che diversa è l’indole loro. Il cavallo focoso