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istruzione delle reclute a cavallo 81

esso di fermarsi, la recluta non dovrà impiegare le gambe, ma bisognerà solo che trattenga un po’ meno colle mani.

Se qualche recluta cadrà nel sopraddetto difetto di agire troppo forte con le redini, l’istruttore dovrà intervenire e correggerla.

Il busto sia piegato indietro, soltanto quanto basta perchè il soldato non sia tratto avanti. Si eviti quindi ogni specie di esagerazione, essendo solo sufficiente che il busto non sia portato avanti della verticale.

Per fermare le reclute (pag. 113) sarà bene che l’istruttore al comando alt, faccia precedere quello di attenti. Per ripartire, al comando trotto si dovrà far seguire subito il marc, affinchè la recluta non prenda la cattiva abitudine di muovere inutilmente le gambe, il che fa impigrire il cavallo e lo rende insensibile agli aiuti. Fin dai primi tempi adunque dell’istruzione a cavallo si insisterà colla recluta, perchè tenga assolutamente le gambe ferme ma senza sforzo e rigidezza.

Snodamenti — Circa gli snodamenti (pag. 114, tomo I) non si possono dare norme più chiare di quelle fornite dal regolamento tedesco: «I cavalieri presentano delle grandi differenze nella loro struttura, da cui risultano diverse posizioni a cavallo. È dunque necessario, per meglio influire sull’assetto, che gli snodamenti non siano applicati macchinalmente, ma sieno adattati ai bisogni di ciascun cavaliere».

Ne consegue che lo stesso esercizio non potrà essere fatto, specie in principio, contemporaneamente da tutte le reclute a cavallo.

Trottare sul circolo. — Quando si farà trottare sul circolo si avrà l’avvenenza di far tenere le redini o nella mano destra o nella mano sinistra. Così pure nel far trottare la recluta nella posizione di mani a fianco, si ricordi di non farle perdere l’assetto in sella. Per far aprire le spalle del cavaliere, si faccia molto eseguire questo esercizio a piedi, si eviti di farlo troppo a cavallo.

Sarà da evitarsi assolutamente nel soldato il piegamento del busto indietro sul piano verticale che passa per l’asse del cavallo.

I movimenti delle gambe, saranno fatti meno che sia possibile; in ogni modo, sempre da fermi e al passo, e soltanto da quei soldati che si mostreranno rigidi nelle estremità.

Lo stesso dicasi dei movimenti delle coscie.

Per fasciare il cavallo è difficile, se non impossibile, tenere il ginocchio alla sella, e ciò proviene dalla costruzione delle nostre gambe, e dalla costruzione del cavallo stesso. Il cavallo si fascia meglio colla parte centrale della coscia e col polpaccio.

L’istruttore faccia tesoro della raccomandazione regolamentare, di alternare gli snodamenti cogli altri movimenti, i quali infine si ridu-