Pagina:Rivista di cavalleria (Volume I, 1898).djvu/9

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sulle evoluzioni della cavalleria 9

mostrò non essere attuabili in aperta campagna e di fronte al nemico; quando cioè, per le mutate circostanze, non si ha il tempo, nè di eseguire evoluzioni artificiose, nè di trasmettere comandi complicati.

In oggi invece, il nostro codice di manovra, è d’uopo riconoscerlo, è molto sobrio di movimenti e basterebbe a convincercene l’avvertenza posta in testa al Tomo I, che dice:

«Il regolamento specifica soltanto gli ordini fondamentali e le formazioni più semplici e più frequenti. Delle altre che potessero occorrere in circostanze eccezionali non fa cenno, lasciando ai capi di applicarle quando le circostanze ne richiedano o ne consigliano l’applicazione1

Pur nondimeno, a me pare, che nell’esecuzione di tali ordini e di tali formazioni fondamentali vi siano ancora: troppe prescrizioni di dettaglio che limitano il pensiero e l’azione dei comandanti in sott’ordine, nonchè disposizioni tassative e rigide non sempre applicabili sul terreno reale di manovra e dinanzi al nemico.

Ora, il regolamento che, volta a volta, caso per caso, tutto traccia a guisa di falsariga (movimenti cioè da effettuarsi, percorso da seguirsi, andatura da usarsi, ecc.) non dubito sia ottimo per le evoluzioni di piazza d’armi, in vista della regolarità dei movimenti che vuolsi ottenere, ma non credo risponda alle esigenze vere dei nostri terreni.

Anzi, ritengo che si debba appunto attribuire a questo se, dalle altre armi, ed un poco anche presso la cavalleria stessa, si è convinti che la nostra arma non possa manovrare e combattere all’infuori delle tante volte calpestate brughiere di Somma e pianure di Pordenone o d’altri terreni simili.

Parmi adunque che, ad evitare tale falsa credenza, si debba cercare, per quanto è possibile, di non creare disposizioni tassative e rigide nell’esecuzione delle varie formazioni, che non

  1. Quest’avvertenza, opinerei per altro, avrebbe posto più appropriato in testa al Tomo II, che tratta appunto degli ordini e delle formazioni, onde non vada dimenticata e confusa cogli esercizi individuali.