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162 rivista di cavalleria

marlo con una redine lateralmente, o fargli mancare completamente l’appoggio sulla bocca perchè desista. Per uscire si procurerà di girare con energia il cavallo perpendicolarmente alla riva tirando una redine e cedendo l’opposta fino al momento in cui il cavallo sta per sollevare l’anteriore. Si avanzerà subito dopo molto marcatamente il busto accompagnando con la mano la solita estensione del collo, che in questo caso è molto pronunziata, mancando al cavallo per salire lo slancio ed essendo generalmente le ripe dei fossi assai ripide; in questo istante, se è d’uopo, si darà anche un conveniente aiuto colle gambe. Quando il cavallo deve salire sopra una ripa tagliata a picco od in muratura, se non è troppo alta, egli eleva l’anteriore e lo posa sulla ripa stessa, quindi per salire punta sulle anteriori, nello stesso tempo porta quanto può più innanzi ed in basso la testa, scatta quindi coi muscoli e porta su il posteriore. È necessario in questo caso che la ceduta completa e, se è d’uopo, l’aiuto delle gambe, siano dati solo quando il cavallo ha già le anteriori sulla ripa.

Il cavallo impara poi da sè a fare per bene tutti gli altri passaggi diversi e di qualche difficoltà che si incontrano in campagna se il cavaliere non lo contraria, anzi se gli sa assecondare e favorire la naturale abitudine che prende di guardare dove mette i piedi. Basta che quando il cavallo ha osservato, il cavaliere lo decida ad avanzare, lo lasci quindi libero di bocca e ne secondi col corpo gli equilibrii, perchè il cavallo superi magnificamente e con successo qualunque difficoltà del cammino. Regola prima e fondamentale però è sempre di permettere al cavallo di osservare e di non mai costringerlo ad avanzare prima che abbia osservato, lasciarlo quindi libero e non contrariarlo, cedendo al momento opportuno.

Devo ora dire qualche cosa intorno ai cavalli che presentano qualche difficoltà nel sottomettersi al lavoro.

In primo luogo dirò che la generalità dei cavalli viziosi è tale perchè non si è loro saputo adattare il lavoro con la progressione dovuta, e perchè in esso hanno provato inutili sofferenze. Dunque i cavalli così viziati, appena saranno montati in