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166 rivista di cavalleria

agevolmente sotto il centro di gravità il treno posteriore, e lo dispone quindi come meglio si conviene per addossarsi gran parte del peso del corpo, e lanciare in seguito la massa in aria mediante lo scatto. Ciò fatto il cavallo, ritraendo la testa e il collo, e contraendo i muscoli del tronco, porta il centro di gravità indietro e permette in tal guisa, anche mediante la controspinta del davanti, all’anteriore di elevarsi, quindi, unendo lo scatto del treno posteriore allo slancio dato alla massa dagli ultimi tempi di galoppo, il cavallo giunge alla dovuta altezza.

L’animale ha in questo istante compiuto lo sforzo che lo doveva distaccare da terra, quindi noi lo vediamo fare un movimento della più grande importanza. Infatti giunto alla voluta altezza esso sposta celeremente il centro di gravità in avanti, allungando nuovamente e molto marcatamente la testa e il collo e distendendo nello stesso tempo le anteriori innanzi, le quali, dopo aver concorso in tal guisa a spostare il centro di gravità in avanti, permettono alla massa di ricadere sopra di esse. Ad effettuare lo spostamento del centro di gravità in avanti concorre anche una contrazione dei muscoli del tronco dall’indietro all’innanzi. Riesce pertanto facile al posteriore, che si è così alleggerito, di sorpassare l'ostacolo. Appena le anteriori han toccato il suolo, giungono subito le posteriori ad addossarsi il peso ed a permettere al cavallo di proseguire l’andatura.

Il primo ammaestramento che da queste osservazioni deve trarre il cavaliere è quello di comportarsi in guisa che il salto del cavallo avvenga sempre nel modo che ho descritto.

Si affronterà dunque l’ostacolo sempre perpendicolarmente, ad andatura cadenzata, conservando al cavallo lo stesso appoggio con la testa diritta, e tenendo le mani ferme e basse all’altezza del garrese. Si eviterà di gravitare col corpo troppo indietro o troppo innanzi, e si risparmierà ogni aiuto di gambe che non sia strettamente indispensabile per mantenere al cavallo la cadenza e l’andatura.

Il cavallo deve procedere verso l’ostacolo volenteroso, calmo ed attento, perciò si dovrà evitare ogni movimento od