Pagina:Rivista di cavalleria (Volume VII, 1901).djvu/474

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due altre parole sull’equitazione di campagna 467

Ed eccomi al primo punto controverso. Afferma il mio egregio compagno e contraddittore che dopo quindici giorni di maneggio le reclute non sono in grado di seguitare l’istruzione all’aperto. Ed anche a me, sinceramente, sembra così. Se per seguitare l’istruzione all’aperto s’intende cavalcare in terreno vario alle diverse andature, superando ostacoli e dislivelli, anch’io riconosco che un simile lavoro è sproporzionato per un cavaliere inesperto. Se non che io non ho mai pensato, nè credo di essermi espresso in questo senso. Io ho scritto soltanto che dopo questo breve periodo di tempo, nel quale le reclute avranno riceuto le norme semplici e fondamentali sul modo di girare il cavallo, esse potranno essere condotte all’aperto; ma non per far subito della scuola di campagna, ma per acquistare anzitutto quell’equilibrio, quella stabilità e quella disinvoltura che l’ambiente rinchiuso del maneggio e gli angoli troppo frequenti non possono che ritardare. L’istruttore dovrebbe condurle da principio in un terreno piano, abituarle a cavalcare dietro una guida a volontà per le strade e per i sentieri in terreno piano ed unito, condurle a frotte ad andature moderate. Per ottenere questo non occorre una saldezza di cavaliere provetto. La saldezza che a loro manca verrà di per sè insieme ad una più rapida confidenza col cavallo quando, naturalmente, a questo scopo si usino cavalli arrendevoli, quali tutti gli squadroni possono fornire. Io, che ho potuto esperimentare questo sistema, non ho cagionato nessuna confusione e nessuna disgrazia e perciò sono immune da ogni rimorso.

Sono persuaso che il capitano Varini, il quale, come dice e come tutti sappiamo, ha fatto il corso magistrale e corso non pochi steeple-chases, non mi ha mosso questo appunto per essersi allontanato da quei principii che anni sono gli dettarono «la scuola vecchia e la scuola nuova». Ma quello che meno comprendo si è come tali principii e tale pubblicazione gli siano stati suggeriti quasi come reazione o protesta per quanto ora insegnato in quel corso ora abolito. Perchè, se molte istru-