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nemerenza lo proclamava a direttore onorario dello stesso Museo.

A Venezia, ove liete rimembranze lo invitavano, il Kunz sperava di poter passare tranquilli gli ultimi anni della sua vita, continuando pur sempre il suo prezioso lavoro intorno alle zecche italiane. Ma la sorte non gli fu seconda, ed indicibili sofferenze sopportate con rassegnazione per quasi tre anni, troncarono la sua esistenza il giorno 11 del decorso febbraio.

La morte di questo illustre lascia pur troppo nelle file non numerose de’ numismatici italiani un vuoto che non così presto si potrà riempire; per la qual cosa nell’affidare alla stampa questi cenni ci sia lecito di esternare il nostro vivo desiderio, che la memoria di Carlo Kunz sopravviva quale seme fecondo di nobile esempio e che gli scritti, frutto delle lunghe e pazienti sue ricerche, sieno incentivo a nuove e pregiate pubblicazioni, le quali ridondando ad onore di chi le imprenderà, varranno nello stesso tempo ad accrescere la fama di lui che ne raccolse il materiale e ne fu il promotore.

Facciamo ora seguire in ordine cronologico l’elenco delle principali sue pubblicazioni numismatiche, chè troppo lungo sarebbe il volere trattare separatamente di ogni singola.

Trieste, nel marzo del 1888.

A. Puschi.




PUBBLICAZIONI DI CARLO KUNZ.


Iacopo Mandelli III, conte di Maccagno e le sue monete; nella Rivista della Numismatica antica e moderna. Asti. 1864, Yol. I.

Miscellanea di Numismatica. I. Della zecca di Crema. — II. Gli Zecchini di stampo veneto della zecca di Trevoux. — III. Di un piccolo ripostiglio di monete. — IV. Sesino di stampo veneto contraffatto a Messerano. — V. Di qualche moneta ossidionale. Venezia, 1867.

Illustrazione di una moneta inedita di Fabriano; nel Bullettino di Numismatica italiana. Firenze, 1868, anno II, n. 3.