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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/289

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256 cronaca


Quando essi adunque, al bel principio del libro, asseriscono che in generale si leggono poco le prefazioni, noi vorremmo poter loro infliggere un’amorevole smentita, tanto più che la loro Introduction non solo si legge d’un fiato, ma è utilissima a dare un concetto preciso degl’intendimenti e dei limiti del Répertoire.

In questa Introduzione si indicano in primo luogo i confini topografici e storici che gli Autori si sono prefissi; — questi confini, sia detto di passaggio, s’intrecciano sovente colla numismatica italiana, ciò che aggiunge uno speciale interesse al libro anche per quei nostri studiosi che si occupano esclusivamente di monete italiane1.

Poi si tratteggiano le divisioni dell’opera, che saranno le seguenti: — Parte prima. Periodici numismatici, classificati secondo la nazione ed ordinati cronologicamente. — Parie seconda. Libri, memorie, articoli d’autore conosciuto; il tutto disposto in ordine alfabetico di autore (con una brevissima notizia biografica di ciascun autore, e con un cenno o giudizio sul contenuto di ciascun libro od articolo.) — Parte terza. Scritti anonimi, in ordine cronologico. — Parte quarta. — Ordinanze monetarie, gride, ragguagli, tariffe, pure in ordine cronologico. — Parte quinta. Indice alfabetico, per materia, degli scritti registrati nelle parti seconda, terza e quarta.

Come si vede, un materiale copiosissimo, — basti il dire che era disseminato su più di ottomila schede. Questo volume comprende, oltre la breve prima parte, ch’è tuttavia un accurato elenco dei periodici numismatici di tutto il mondo2, la prima metà della parte seconda, sino a tutta la lettera J.

Nel séguito dell’Introduzione, i sigg. Engel e Serrure passano a descrivere il metodo da essi adottato per la compilazione del loro libro,

  1. Il Répertoire comprende infatti anche la bibliografia relativa alle monete della Gallia Cisalpina, alla monetazione dei Carolingi in Italia, a quella dei Papi, alle imitazioni cui furono fatte segno le monete carolingie (e più tardi quelle francesi in genere) nel nostro paese, alle monete dei Normanni di Sicilia, alle monete battute durante le spedizioni francesi in Italia, a quelle dei Granmaestri di Malta, e infine a quelle degli Stati fondati da Napoleone I.
  2. Il primo periodico numismatico, in ordine di tempo, come risulta da tale elenco, fu quello intitolato: Historische Remarques über di neuesten Sachen in Europa, “Osservazioni storiche sulle cose più recenti d’Europa,” che si pubblicava ad Amburgo, sin dalla fine del Sec. XVII, — l’ultimo dovrebb’essere certamente la nostra Rivista» che anzi è tanto recente da non poter figurare ancora in questo primo volume del Rèpertoire.