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francesco marchi e le medaglie di margherita d’austria 345

Il signor Pinchart ha pubblicato due documenti relativi a Giuliano Giannini, orefice italiano, il quale nell’ottobre del 1599 vieu et caducque, réduict eu pouvreté et maladie, non avendo alcun mezzo di sussistenza indirizzò una supplica alla camera dei conti di Brabante, per ottenere qualche sussidio; nella supplica egli diceva di aver servito i governatori dei Paesi Bassi e specialmente il Duca di Parma, durante diciotto anni e la Camera gli accordava dodici lire en pure aulmosne pour en ses vieulx jour l'ayder à vivre1. Senza alcun dubbio questo Giuliano Giannini deve identificarsi col Giuliano Fiorentino di cui è fatto cenno nella lettera e con quello che segnava ivliano ― f ― f le medaglie di Alessandro Farnese allusive alla presa di Maestricht.

Il Giannini si trovava in Fiandra fino dal 1560, e in quell’anno era incaricato da Francesco Marchi di fare una medaglia di Margherita d’Austria, come appare da quanto costui scriveva al segretario Pico:

Io fo fare una medaglia di S. A., che credo sarà naturale. In dua modi la faremo: con il velo e senza. La fa uno fiorentino. Persino a un piombo potrò mandare; se di argento o d’oro si vorrà, per bon mercato l’avremo, se li viene bene2.

  1. Pinchart, op. cit., pag. 340.
  2. Cento lettere cit., pag. 4. — Lettera al Pico, da Brusselles, 14 gennaio 1560.
    La medaglia non era ancora finita ai 20 di Gennaio. — Lettera al Pico da Brusselles, 20 gennaio, 1560.