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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/70

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studii economici sulle monete di milano 45

che della miglior sorta1 fu l’oro e l’argento dei Greci che insegnarono alle genti le arti e le scienze; che di puro oro furono i nummi dei romani padroni del mondo2, e che alla bontà pure di 1000 sono i denari d’oro degli Arabi che li emularono nella virtù e nella grandezza dell’impero. (Vedi la tavola a pag. 64 delle monete cufiche del nostro Museo, illustrate dal Conte Ottavio Castiglioni). La purità del denaro arabo nei primi 6 secoli dell’Egira vi è dimostrata; nè alcune piccole differenze che vi s’incontrano intaccano la proposizione, noto essendo che non sono calcolabili, e sono comuni a quasi tutte le zecche; difetto però del quale vanno esenti le Napoleoniche italiane, sì dell’uno che dell’altro nobile metallo, perchè per legge ad ogni fusione ne seguiva l’assaggio avanti di porle in circolazione.

Gli attuali sovrani d’oro austriaci di L. 20 e di L. 40 sono fabbricati nella misura napoleonica che sembra ora adottata dai Governi in generale d’Europa. E ciò è quanto può bastare a porger idea della qualità dell’oro adoperato per sette secoli nelle nostre officine.



  1. Eckhel. Lezioni elementari, dove si comprende abbastanza essere stata dall’autore o traduttore, adoperata la voce lega per sorta.
  2. Legge Cornelia de falsis ist. lib. 48, tit. 10. Legge Julia Peculatus, tit. 18, per le quali il Dittatore Silla ed Augusto obbligarono i magistrati delle monete a batterle di oro fino.