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studii economici sulle monete di milano 69

mento di parificazione il depurato peso metallico. Lode per altro e gratitudine ancora dobbiamo ad esso per avere di un passo forte fatto progredire la scienza, e spianata la strada ad altri per arrivare alla meta.

Mi si obbietterà, che propongo una nuova teoria di difficile applicazione e riescita nella pratica, arcano e di lunga lena essendo lo studio delle proporzioni. Sia pur questo, lo concedo; ma sacra è la scienza nostra, ed ufficio di cittadino degnissimo è d’investigare i nascosti recessi ad utilità pubblica, onde poscia la Giurisprudenza in felice accordo colla pubblica economia, cosa fin qui desiderata più che ottenuta, regolar possa con norme severe e giuste le proprietà, e non l’errore, né l’arbitrio, od il caso. D’altronde in ogni culta regione o presso ogni illuminato governo d’Europa non vi sono cimelii monetari e professori ad essi preposti, che coi loro responsi possono servire di guida ai privati, ed illuminare i Tribunali nella guisa istessa, che fanno i periti d’ogni altra scienza ed arte? Che se lecito mi fosse, farei sapere che per il periodo, che trascorse dal 1354 al 1778 in un opuscolo da me stampato nel 1842, e che qui unisco ad ogni buon conto, sulla Lira milanese nostra appellata in quel tempo imperiale, trovasi già una tavola redatta colla massima or ora stabilita, la quale tavola offre appunto le vicissitudini del valore della predetta lira cagionate dalle oscillazioni metalliche, lavoro che potrebbe facilmente impinguarsi de’ quadri de’ secoli antecedenti, ed essere compiuto con quelli dal 1778 in poi1.


  1. Quantunque, come l’autore qui accenna, la tavola sulle vicissitudini della Lira Milanese sia già stata pubblicata, crediamo opportuno di qui riprodurla a complemento di questo studio economico, tanto più che l’opuscolo in questione stampato in piccolissimo numero d’esemplari, è ora diventato estremamente raro e quasi introvabile. F. ed E. G.